martedì 18 giugno 2013

sul sito del Credit Suisse

Una breve intervista ad Andrew McAfee, "papà" del concetto di Enterprise 2.0.

 Riporto solo le tre domande e risposte che ho trovato più illuminanti.

Web 2.0 si basa su un tipo di collaborazione orizzontale, democratica e spontanea. Come si adatta al mondo imprenditoriale prevalentemente verticale e gerarchico?
In effetti sembra una contraddizione. Ma Enterprise 2.0 non significa che le aziende debbano gettare alle ortiche la loro struttura gerarchica organizzata rigidamente. Le nuove tecnologie non sostituiscono le strutture e la tecnica esistenti, bensì le integrano. La loro utilità si manifesta specialmente in periodi caratterizzati dalla domanda di soluzioni innovative, vale a dire quando è nell'interesse delle aziende ampliare quanto meglio possibile il bagaglio di conoscenze ed esperienze dei loro collaboratori.

 Alla fine, dalle nuove tecnologie scaturirà una nuova cultura aziendale?
Il potenziale c'è sicuramente. Però ripeto, più che una rivoluzione, è un'evoluzione. Anche se assolutamente rivoluzionaria e stupefacente è la possibilità offerta dalle nuove tecnologie di lavorare in modo completamente nuovo: accanto a metodi di lavoro formali, chiaramente strutturati, standardizzati e predefiniti, ora c'è anche spazio per un approccio professionale più spontaneo, informale e non strutturato. Non è dato sapere se ne risulterà un appiattimento delle gerarchie, ma è una prospettiva quantomeno ipotizzabile.

  Il management non deve temere di perdere il controllo?
Niente affatto. Solo determinati tipi di manager dovranno stare in guardia, le sentinelle e i burocrati, entrambi oltremodo irritanti. Insomma quelle persone la cui carriera consiste nell'accumulare informazioni e metterle sotto chiave. Comunque non sarebbe una grave perdita perché questo tipo di manager non crea valore aggiunto per l'impresa.

 L'intera intervista la trovate QUI.

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