venerdì 21 giugno 2013

gli strumenti a disposizione dell'impresa 2.0. Prima parte

Ma cosa e' di fatto l'impresa 2.0? Semplicisticamente si tratta di portare il web 2.0, ovvero gli strumenti social e collaborativi, all'interno della struttura aziendale, con l'obiettivo di sfruttarne le potenzialità di rete.
L'effetto di tali strumenti è quello di modificare strutturalmente le modalità di produzione, ricerca ed utilizzo delle informazioni, da una modalità a flusso, modellizzabile con un flow chart, ad una modalità caotica e multidirezionale. Gli strumenti 2.0 hanno rivoluzionato il modo in cui la maggior parte delle persone naviga e vive su internet, ed hanno in seguito  modificato le modalità di interazione delle aziende con i clienti.
Gli strumenti social hanno riportato la persona al centro dell'esperienza tecnica, tecnologica, e cognitiva.
Quello che ci si aspetta è che dopo aver rivoluzionato il mondo esterno ed i punti di contatto tra aziende e clienti, tali strumenti si riveleranno altrettanto dirompenti all'interno delle aziende, scatenando il potenziale creativo e collaborativo dei colleghi...

WIKI
Il piu' immediato ed in generale il primo degli strumenti social implementati in una azienda, si tratta di "una raccolta di documenti ipertestuali che viene aggiornata dai suoi stessi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che vi hanno accesso (contenuto generato dagli utenti). La modifica dei contenuti è aperta, nel senso che il testo può essere modificato da tutti gli utenti (a volte soltanto se registrati, altre volte anche anonimi) contribuendo non solo per aggiunte come accade solitamente nei forum, ma anche cambiando e cancellando ciò che hanno scritto gli autori precedenti. Ogni modifica è registrata in una cronologia che permette in caso di necessità di riportare il testo alla versione precedente; lo scopo è quello di condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare le informazioni in modo collaborativo."(Wikipedia)
Il suo uso all'interno dell'azienda è ampio e variegato, e si applica in ogni situazione che presenti una produzione di conoscenza collaborativo (ovvero con frequenti ricicli e rettifiche, ad esempio) e non monodirezionale.

BLOG
Meno adatto della wiki ad un lavoro svolto in modalità collaborativa, "è un particolare tipo di sito web in cui i contenuti vengono visualizzati in forma cronologica. In genere un blog è gestito da uno o più blogger che pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile ad un articolo di giornale." (Wikipedia).
I blog possono essere utiizzati per informare i dipendenti di quanto sta succedendo nell'azienda, in modo meno rigido e formale che attraverso un portale istituzionale, e con un "accorciamento delle distanze" dato dalla possibilità data a tutti di inserire commenti.

martedì 18 giugno 2013

sul sito del Credit Suisse

Una breve intervista ad Andrew McAfee, "papà" del concetto di Enterprise 2.0.

 Riporto solo le tre domande e risposte che ho trovato più illuminanti.

Web 2.0 si basa su un tipo di collaborazione orizzontale, democratica e spontanea. Come si adatta al mondo imprenditoriale prevalentemente verticale e gerarchico?
In effetti sembra una contraddizione. Ma Enterprise 2.0 non significa che le aziende debbano gettare alle ortiche la loro struttura gerarchica organizzata rigidamente. Le nuove tecnologie non sostituiscono le strutture e la tecnica esistenti, bensì le integrano. La loro utilità si manifesta specialmente in periodi caratterizzati dalla domanda di soluzioni innovative, vale a dire quando è nell'interesse delle aziende ampliare quanto meglio possibile il bagaglio di conoscenze ed esperienze dei loro collaboratori.

 Alla fine, dalle nuove tecnologie scaturirà una nuova cultura aziendale?
Il potenziale c'è sicuramente. Però ripeto, più che una rivoluzione, è un'evoluzione. Anche se assolutamente rivoluzionaria e stupefacente è la possibilità offerta dalle nuove tecnologie di lavorare in modo completamente nuovo: accanto a metodi di lavoro formali, chiaramente strutturati, standardizzati e predefiniti, ora c'è anche spazio per un approccio professionale più spontaneo, informale e non strutturato. Non è dato sapere se ne risulterà un appiattimento delle gerarchie, ma è una prospettiva quantomeno ipotizzabile.

  Il management non deve temere di perdere il controllo?
Niente affatto. Solo determinati tipi di manager dovranno stare in guardia, le sentinelle e i burocrati, entrambi oltremodo irritanti. Insomma quelle persone la cui carriera consiste nell'accumulare informazioni e metterle sotto chiave. Comunque non sarebbe una grave perdita perché questo tipo di manager non crea valore aggiunto per l'impresa.

 L'intera intervista la trovate QUI.

lunedì 17 giugno 2013

Il ruolo del nostro team

Ho la sensazione che il nostro ruolo sia quello di piccoli magneti tesi a riunire i mille rivoli nel fiume in piena. Troppe e troppo variegate sono le iniziative già in atto perchè noi si possa realmente fare un lavoro creativo. La lettura della circolare e del post del capo divisione mi hanno illuminata... Ringrazio per l'immagine il sito H2O Friuli Venezia Giulia

domenica 16 giugno 2013

ma da dove si comincia??

Sono sempre piu' convinta che sia necessario partire dai processi piuù farraginosi. Il problema è assicurarci un quick win, al fine di convincerli che le 2.0 non eè solo un giochino divertente, ma uno strumento utile. E dobbiamo trovare qualcosa di misurabile...

sabato 15 giugno 2013

alcuni esempi bancari

Non capita spesso di leggere di esperienze reali di applicazione dei principi della E 2.0 in ambito bancario. E invece, fin dal 2007, sono molte le banche che li utilizzano. qui è possibile trovare un riassunto dei pro e contro (più i pro in realtà, eè un articolo un po' di parte...) relativi all'introdizione dei social networks in aziende come Dresdner Bank o ING. Abbastanza generico (e vecchiotto, risalendo al 2007) offre comunque una panoramica degli elementi da ricordare quando si cerca di "vendere" l'E 2.0. Qui, invece, c'è un'articolo relativo all'introduzione del web 2.0 in Morgan Stanley.

venerdì 14 giugno 2013

un giochino inutile...

social media policies

Temo che dovremo affrontare anche il problema delle policies per l'uso dei social media... qui c'è un elenco incredibilmente completo delle policies di molte grandi aziende... Non dico che dobbiamo copiare... Ma magari prendere ispirazione...

una guida, ed un buon punto di partenza...

Una guida leggermente più pragmatica della media per l'implementazione dell'E 2.0.Social Enterprise Planning. Potrebbe essere un buon inizio per il lavoro che dobbiamo fare noi.

Anche il corriere parla di e 2.0...

Un commento interessate che ci ricorda che le aziende non sono tutte uguali... okkio al "social business" fine a sè stesso!! quattro miti da sfatare.

Implementare l'enterprise 2.0: la view di ibm

L'articolo che vi linko offre una panoramica dei tools social disponibili, con una breve descrizione e qualche flash dell'uso che se ne può fare in azienda. Descrive anche brevemente i rischi e le cause di fallimento più comuni. Un must read. Implementing Enterprise 2.0

e 2.0 scratchbook: let's start from here...

poiche' il materiale e' tanto ed il tempo poco, prendo l'iniziativa, ed avvio uno scratchbook di info di interesse. Non ho voglia di aspettare l'ok dei decisori...