venerdì 23 agosto 2013

survey

qui trovate la survey che abbiamo impostato, e che mandiamo al tutor a breve... https://docs.google.com/file/d/1QBjOHapFeQubx2yt0ds6aE5O_lbOsQh1OxFJIkMkLFbZeMkrX25Cdd8ZACBi/edit?usp=sharing

ho trovato un genio!!

Lui è John Stepper, tutti i suoi articoli sono particolarmente interessanti, quindi preparatevi a sentirlo nominare spesso... Per ora vi segnalo questo: the value of collaboration 4 reducing the cost of internal communications/. Vi cito solo un passaggio: there are a lot of people involved in producing and governing content. Traditionally, we’ve relied on dedicated communications professionals tell employees the news of the organization. They’re often gatekeepers, too, deciding whether you’re even allowed to have a presence on the intranet. Now, though, the news spreads much more quickly and cheaply, and Communications departments must either be smaller or change what they do. ...C'eè da meditare, no??

giovedì 15 agosto 2013

Forse questo mettera' d'accordo anche la nostra a-social...

Be Proactive About The Initial Experience In order to jump-start user adoption, enterprise social systems should use the full power of the information available in the company. Beyond social relations created by the employees themselves, organizations should use the wide-ranging information in internal systems to make intelligent recommendations. For example, based on employees’ roles and place in the corporate hierarchy, people could be automatically enrolled in particular groups with recommendations on people to follow, documents to read, training courses to take, etc. Over time, the system should learn from usage, continually proposing new and refined recommendations. The social home page could become somewhere users live, rather than just another open tab in a browser.

Read more at http://www.business2community.com/social-media/four-ways-to-make-enterprise-social-work-0566866#CdSIaxQDP8kUlwks.99

venerdì 21 giugno 2013

gli strumenti a disposizione dell'impresa 2.0. Prima parte

Ma cosa e' di fatto l'impresa 2.0? Semplicisticamente si tratta di portare il web 2.0, ovvero gli strumenti social e collaborativi, all'interno della struttura aziendale, con l'obiettivo di sfruttarne le potenzialità di rete.
L'effetto di tali strumenti è quello di modificare strutturalmente le modalità di produzione, ricerca ed utilizzo delle informazioni, da una modalità a flusso, modellizzabile con un flow chart, ad una modalità caotica e multidirezionale. Gli strumenti 2.0 hanno rivoluzionato il modo in cui la maggior parte delle persone naviga e vive su internet, ed hanno in seguito  modificato le modalità di interazione delle aziende con i clienti.
Gli strumenti social hanno riportato la persona al centro dell'esperienza tecnica, tecnologica, e cognitiva.
Quello che ci si aspetta è che dopo aver rivoluzionato il mondo esterno ed i punti di contatto tra aziende e clienti, tali strumenti si riveleranno altrettanto dirompenti all'interno delle aziende, scatenando il potenziale creativo e collaborativo dei colleghi...

WIKI
Il piu' immediato ed in generale il primo degli strumenti social implementati in una azienda, si tratta di "una raccolta di documenti ipertestuali che viene aggiornata dai suoi stessi utilizzatori e i cui contenuti sono sviluppati in collaborazione da tutti coloro che vi hanno accesso (contenuto generato dagli utenti). La modifica dei contenuti è aperta, nel senso che il testo può essere modificato da tutti gli utenti (a volte soltanto se registrati, altre volte anche anonimi) contribuendo non solo per aggiunte come accade solitamente nei forum, ma anche cambiando e cancellando ciò che hanno scritto gli autori precedenti. Ogni modifica è registrata in una cronologia che permette in caso di necessità di riportare il testo alla versione precedente; lo scopo è quello di condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare le informazioni in modo collaborativo."(Wikipedia)
Il suo uso all'interno dell'azienda è ampio e variegato, e si applica in ogni situazione che presenti una produzione di conoscenza collaborativo (ovvero con frequenti ricicli e rettifiche, ad esempio) e non monodirezionale.

BLOG
Meno adatto della wiki ad un lavoro svolto in modalità collaborativa, "è un particolare tipo di sito web in cui i contenuti vengono visualizzati in forma cronologica. In genere un blog è gestito da uno o più blogger che pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile ad un articolo di giornale." (Wikipedia).
I blog possono essere utiizzati per informare i dipendenti di quanto sta succedendo nell'azienda, in modo meno rigido e formale che attraverso un portale istituzionale, e con un "accorciamento delle distanze" dato dalla possibilità data a tutti di inserire commenti.

martedì 18 giugno 2013

sul sito del Credit Suisse

Una breve intervista ad Andrew McAfee, "papà" del concetto di Enterprise 2.0.

 Riporto solo le tre domande e risposte che ho trovato più illuminanti.

Web 2.0 si basa su un tipo di collaborazione orizzontale, democratica e spontanea. Come si adatta al mondo imprenditoriale prevalentemente verticale e gerarchico?
In effetti sembra una contraddizione. Ma Enterprise 2.0 non significa che le aziende debbano gettare alle ortiche la loro struttura gerarchica organizzata rigidamente. Le nuove tecnologie non sostituiscono le strutture e la tecnica esistenti, bensì le integrano. La loro utilità si manifesta specialmente in periodi caratterizzati dalla domanda di soluzioni innovative, vale a dire quando è nell'interesse delle aziende ampliare quanto meglio possibile il bagaglio di conoscenze ed esperienze dei loro collaboratori.

 Alla fine, dalle nuove tecnologie scaturirà una nuova cultura aziendale?
Il potenziale c'è sicuramente. Però ripeto, più che una rivoluzione, è un'evoluzione. Anche se assolutamente rivoluzionaria e stupefacente è la possibilità offerta dalle nuove tecnologie di lavorare in modo completamente nuovo: accanto a metodi di lavoro formali, chiaramente strutturati, standardizzati e predefiniti, ora c'è anche spazio per un approccio professionale più spontaneo, informale e non strutturato. Non è dato sapere se ne risulterà un appiattimento delle gerarchie, ma è una prospettiva quantomeno ipotizzabile.

  Il management non deve temere di perdere il controllo?
Niente affatto. Solo determinati tipi di manager dovranno stare in guardia, le sentinelle e i burocrati, entrambi oltremodo irritanti. Insomma quelle persone la cui carriera consiste nell'accumulare informazioni e metterle sotto chiave. Comunque non sarebbe una grave perdita perché questo tipo di manager non crea valore aggiunto per l'impresa.

 L'intera intervista la trovate QUI.